martedì 10 giugno 2014

RAAM

Stasera partono.
la cronaca nel blog dedicato!
Stay tuned.

Un nuovo scalatore

Abbiamo in gruppo un nuovo stakanovista della strada in salita.
Si nasconde bene dietro la sua esile figura sempre con le mani sulla presa bassa del manubrio, ma in questi ultimi mesi é uscito allo scoperto...
Si, avete capito bene, Alfo sta diventando un salitomane.
Dopo le prime timide apparizioni sulle prime colline oltrepavesi, domenica si é lanciato per un giro durissimo...
Il temibile giro Silvano, anello che sconfina nelle province di Pavia, Alessandria, Genova e Picenza.

ma andiamomper ordine, sabato diamo uno sguardo alle previsioni, si prospetta una domenica infuocata, decidiamo quindi di abbandonare la cricca dei 50 km/h panciaaterra, evitiamo il percorso della vigneti marathon e, approfittando della congiunzione astrale favorevole, decidiamo di fare un giro impegnativo con arrivo il salita.

Sveglia alle 5.30, passo a prendere l'inossidabile Sgagna e alle 7.00 siamo a Binasco per ricongiungerci con ThorCannellara e super Alfo. All'orizzonte si intravvedono i primi ciclisti che affronteranno la Sanremo, noi li precediamo con calma.
L'avvicinamento passa veloce, in un attimo siamo a Varzi, pronti a puntare il Pian dell'Armà, partenza dell'anello.
Parcheggiamo, il sole é alto, l'aria frizzante. Pausa caffè per far riprendere un Alfo un po' stranito alla amena località! :-)
Poco prima delle 9.00 siamo in sella, discesa rapida in val Borbera.
Superiamo l'omomino torrente ed iniziamo la risalita della montagna, destinazione capanne di Carrega.
Sgagna, come consuetudine, attacca, Angelo si mette a ruota... io e Alfo sialiamo in relax, la strada é lunga...
10 km e siamo a Carrega, ci si ricompatta e si riparte per gli ultimi 6 km che portano allo scollinamento.
Io allungo un po', infastidito dalle mosche, particolarmente noiose.
In cima il panorama é spettacolare, mi fermo a contemplarlo.
Tosto mi raggiungono e riprendiamo per l'ultimo picco prima del riposo.
Sulla strada troviamo un ciclista un po' in difficolta, scopriamo dopo che é atteso dal suo socio in vetta.

Pausa merenda, foto di rito, mantella e via in discesa, destinazione brugneto.
Si scende veloci, ma sempre in sicurezza, la strada é ben asfaltata e molto panoramica, pedaliamo tra gli alberi con il lago sullo sfondo.

La discesa dura poco, siamo sulla 45. Dirigiamo verso Ottone, la strada é un falsopiano in discesa, il terreno preferito dal nostro passista, che tosto si lancia in una crono, inseguito da Sgagna e dalle imprecazioni mie e di Alfo che volevano approfittare della discesa per risparmiare un po' di forze in vista della risalita.
Stop idrico a Isola, per abbeverarci alla fonte dela giovinezza, caffé e di nuovo in sella.
Ci godiamo la pendenza favorevole fino ad Ottone, dove si devia sulla sinistra per la risalita finale.
Le montagne sono imponenti davanti ai nostri occhi, il panorama é mestoso...
Si sale con Save che tenta l'allungo, io e Angelo saliamo chiaccherando e Alfo tiene il passo...
A 2 km dall'arrivo a Zerba, rivediamo Sgagna davanti a noi... pensiamo sia in relax e che ci stia aspettando, invece allunga...
1, 2, 3 Angelo parte e in un attimo lo ragginge, io arrivo con calma... anche questa volta gli avvoltoi non hanno lasciato la vittoria!!!

Pausa acqua, riposo veloce e si riparte.
Visto l'orario decidiamo di seguire la strada vecchia, senza deviazioni per Prodongo (scopro oggi che prima del paese ci sono 5km al 15%).
Ora la salita é più dura, mentre prima era un'ascesa costante, adesso sale a strappi.
Proseguiamo compatti, giornata relax in ottima compagnia.
Ultima sosta idrica a Pei, o Pej o Pey pronti per affrontare il pezzo più duro prima dello scollinamento al Giovà, dove Angelo transita per primo.
Sono quasi le 14, in cima vediamo arrivare gli uomini e le donne del lungo della GF dei vigneti.
A loro mancheranno gli ultimi 50 km con 2 salite, a noi restano 2 km per arrivare all'auto.

Raggiungiamo il parcheggio, dove transita con le braccia al cielo, un Alfo ancora cosciente e soddifatto del giro.

Grande impresa di tutti, il percorso é impegnativo e, senza conoscerlo, non consente il facile recupero se si esagera.

La giornata prosegue con il pranzo. Il mitico Luigino ci ha aspettato e rifocillato a dovere.
Lasciamo, ahimé troppo presto, la veranda per tornare alla base...
Abbandoniamo il 22,5° con 55% di umidità e ci infileremo nel caldo torrido di Milano.
Lungo la discesa, la temperatura aumenta di 1° ogni km... a Varzi sono 30, a Binasco 36. Ci salutiamo rapidamente, si rischia di colare liquefatti sull'asfalto.

Bella giornata di sport e relax, un giro in ottima compagnia é sempre uno spettacolo.
Mettiamo a piano anche la salita di Prodongo, da effettuare prima dell'autunno!