lunedì 26 maggio 2014

Angelo, The King of the oltrepo’s land.

Ebbene si, questa domenica decidiamo di avvicinarci alle colline con l’auto.
Ritrovo zero-sette-quaranta con Saverio in ottima forma e via all’appuntamento con gli altri a Binasco.
Tutti estremamente puntuali, direzione Albaredo che raggiungiamo alle zero-otto-trenta.
Il giro sarà abbastanza breve ma intenso, dal profilo altimetrico come un cadiogramma sotto sforzo.
Caffe di rito e si parte.
Si inizia con Canneto, preso ad andatura allegra per svegliare le gambe ancora intropidite.
Save lancia la sfida subito raccolta da me e Thor che lo affianchiamo.
Saliamo di buon passo tutti in riga, ma prima dell’ultima curva il nostro uomo della cascina allunga in progressione staccandoci di ruota.
Lo raggiungo solo allo scollinamento, quando ha oramai rallentato.
Ci ricompattiamo e puntiamo Castana, Crocetta per allungare verso il Carmine.
Preferiamo scendere dal piccolo Stelvio evitando la strada che porta a Casa Marchese perché sempre dissestata.
Durante la discesa incrociamo un gruppetto di Stradella con cui scambiamo 4 chiacchere di sano ciclismo, ovvero dove mangiare qualcosa a fine giro! J
Dirigiamo per Zavattarello, dove ci aspetta un secondo caffè, Angelo ne approfitta per fare le ripetute e scende al bivio per indicare la strada corretta ad Alfo, cameraman della giornata.
Si riparte per il rush finale, quindi Valverde, i su e giù verso Torre degli Alberi e poi di nuovo sul Carmine.
Gli attacchi di Sgagna vengono rintuzzati da un Angelo in forma strepitosa.
Pausa barretta e si plana verso Crocetta, dove si accendono le polveri, ma è solo un fuoco di paglia.
Proseguiamo per Santa Maria della Versa con Angelo che tira il gruppo al solito… pancia a terra e velocità sostenuta.
A Montescano deviamo per Montù, ultimo scoglio di giornata. Il copione è sempre lo stesso, Saverio scatta e noi dietro ad infastidire come gli avvoltoi!
Saliamo rapidi e ci fermiamo alla Cantina storica, dove pensiamo di incontrare il presidentissimo Fabio, ma siamo in anticipo e lo scherzo di farci trovare al tavolo non riesce.
Scendiamo e affrontiamo la panoramica vento in faccia, ma tant’è la macchina è vicina e il piattone fino a casa lo faremo comodamente seduti in auto.
Chiudiamo alle 12.30 con 90 km e circa 1.500 mt di dislivello.
Grazie raga, bel giro e grande affiatamento, alla prox.

Apro, ora attendiamo i video!

venerdì 2 maggio 2014

Meteo a singhiozzo

oggi piove, ma si lavora, meno male che ieri il tempo ci ha permesso di "sgranchire" le gambe!
La giornata inizia con la nebbia e un messaggio da Rhino che é dubbioso sul daffarsi.
No problem, scruto le webcam ancora dal comodo giaciglio... si prospetta una bella giornata.
Quindi mi proietto in piedi stile Ben Johnson, colazione e via.
Esco di casa con 9 gradi, e un pallido sole che mi abbandona non appena scavallo l'autostrada ad Assago.
Mi fiondo nella nebbia all'appuntamento alla rotonda della confraternita, dove giungo bello umido.
Scighera rulez!
Trovo solo Thor, di Sgagna neanche l'ombra.
Tempo zero e siamo a Binasco dove ci aspetta il gruppo Degradi, c'é anche Antonio, che immediatamente ci lascia per raggiungere quelli forti che stanno sopraggiungendo.
Che dire, facciamo la conta e alle 8 e 33 ci muoviamo.
La nebbia ci lascia all'altezza di Vellezzo Bellini, da li in po' solo solo che bacia i belli!
In 24 minuti siamo a Pavia, quest'anno però non riusciamo ad infastidire i preparativi per la consueta gara, quindi aggiriamo l'oscacolo e dirigiamo per colline.
Cambi regolari fino alla prima fermata ad Albaredo, che raggiungiamo alle 9 e 20.
Appena rallentiamo veniamo superati da un gruppone che si era formato alle nostre spalle e clandestinamente approfittava della nostra scia, gruppo che senza un faro é apparso subito allo sbando... l'aria in faccia non é per tutti!
Ci rilassiamo 5 minuti per il caffé, ci apprestiamo a ripartire mentre sopraggiunge il gruppo dei forti! :-)
Li facciamo sfilare, e via in direzione Broni.
Saliamo a Canneto, asperità che Angelo affronta con il solito copione... allegra ma non troppo all'inizio, cinghiata in progressione prima dello scollinamento... il suo biglietto da visita per provare la pressione ai malcapitati che provano a stare a ruota!

In cima ci si ricompatta e via verso la statale.
Si risale per Montescano, Castana e poi Corcetta. Incontro Angelo di Lacchiarella, quattro chiacchere e un arrivederci alla prossima, é sempre un piacere.
Mentre ci aspettiamo arrivano 2 superstiti del giro dei forti che sono stati abbandonati tra le colline.
Sono un po' spaesati, e non sanno nenanche come fare per rientare, ergo staccano il biglietto per Milano e si aggregano al gruppo.
Scendiamo per la Valle Versa che abbandoniamo per risalire per Montù Beccaria.
La strada interna é molto panoramica, nei campi vediamo un cerbiatto che saltella via, ma non c'é tempo per rilassarsi con la natura, i mangia e bevi incombono e ci aspetta il GPM prima della seconda pausa.
Negli ultimi 350 metri Angelo accende la miccia e sale con una progressione che non lascia scampo, lo raggiungo solo prima dello scollinamento quando ha rallentato.
Caffé, qualche redbull, una cocacola, e si scende.
Non ci facciamo mancare niente e prima di rientrare risaliamo Canneto da dietro.
Salita facile, la gamba risponde e in un attimo siamo in cima. Scendiamo da Monte Bruciato, poi estraiamo l'alettone e ci prepariamo per il ritorno.
Cambi regolari, sempre il vento contrario, ma non ce ne curiamo.
Ponte della Becca, Pavia, saltiamo il rifornimento idrico e proseguiamo allegramente per Milano.
A Binasco salutiamo l'inossidabile Alfo, noi proseguiamo in ciclabile, rallentando così il ritmo.
4 chiacchere, uno sguardo al "cubetto" e salutiamo anche Tiziano e Marco.

Lascio Angelo alla confraternita e vado verso casa, previa fermata alla casa dell'acqua di Assago.
Chiudo con 150 km a quasi 30 di media, l'allenamento per il tour estivo prosegue.
Grazie raga, alla prossima.