mercoledì 30 aprile 2014

Meteo ballerino

Domenica la svegli suona alle 07.00.
Una rapida occhiata al telefono e un messaggio di Thor mi avverte di restare a letto perché piove.
Guardo le webcam e sembra abbia smesso.
Oramai sono sveglio e quindi mi alzo a fare colazione.
Guardo fuori dala finestra e non piove, le strade sembrano asciutte...
Decido di andare a sgranchire le gambe a Corsico, giro corto come la scorsa domenica :-).

Avviso Angelo, ma non risponde, probabilmente é stato catturato dal piumone.
Spias, ma la voglia di accumulare km mi sspinge ad andare.
Arrivo al consueto appuntamento e vedo girare le solite facce, alle 8.30 però siamo in pochi, gli altri hanno anticipato.
Meglio in pochi che soli, e quindi via, si parte.
Io e Roby facciamo l'andatura, c'é il vento, questa volta più fastidioso del solito, ma si prosegue.
Ho messo la crema, tiro sino al bivio di Ozzero e lascio la compagnia che decide per il lungo.
Faccio il mio passo, sempre in comagnia di Eolo e completo il giro in 2 ore, mezz'ora in più della scorsa domenica, mi sono mancati i compagni di fuga.
Per il resto, relax con Thor a vedere la Liegi sperando di scrutare i nostri che sono andati a fare la rando del sabato.

Ci si aggiorna al prossimo weekend, meteo permettendo.

Trittico del weekend

Ciclo weekend lungo...
per una volta siamo riusciti a ciclare per un weekend intero, anche se domenica il meteo ci ha messo lo zampino per rovinare il trittico.
Ma andamo per ordine...
25 aprile, qualcuno festeggia in piazza, noi preferiamo la collina...
8.15 incontro con Thor alla rotonda della confraternita, come da appuntamento deciso il giorno prima all'aperitivo.
Si parte, destinazione oltrepo.
A Binasco recuperiamo Tiziano, Alfonso e altri amici, e via verso l'ignoto.
L'andatura é sostenuta, si viaggia bene e alle 09.25 siamo ad Albaredo per recuperare i lazzaroni che hanno preferito l'auto all'allenamento in pianura.
Caffé e via verso le salite...
Canneto passa via rapidamente, poi Sannazzaro, Castelrotto, Francia e piombati a Santa Maria della Versa.
Cinema sulle salite, Rhino, approffittando di una giornata no di CanelleThor, si é esibito come uno scalatore vero, dando dei cadaveri ai ritardatari.
Qui abbiamo evitato la statale e siamo risaliti per Montù Beccaria passando da Rovescala.
Caffé come consuetudine e poi di nuovo in strada in direzione delle auto...
Il percorso per casa era ancora lungo, e non volevamo avere brutte sorprese al rientro.
Quindi panoramica e via con Rhino scatenato all'attacco...
Ci porta quasi fino ad Albaredo, dove molla in prossimità del traguardo tra gli epiteti del gruppo.
Saluti di rito e via con cambi regolari verso la meta.
Ponte della Becca in un attimo, istatanti e siamo a Pavia.
Sosta per il cambio dell'acqua e di nuovo in sella sulla ciclabile.
Usciamo in provinciale a Borgarello per il rush finale.
Prima di Giovenzano ci diamo un cambio, passa davanti Tiziano e Angelo si accorge che manca qualcuno...
Il vigile del fuoco é andato in ebollizione e a causa dei crampi é rimasto indietro.
Ci fermiamo, lo aspettiamo e riprtiamo con calma.
A Binasco ci salutiamo con i pedalatori della squadra, noi si prosegue sulla ciclabile, 4 chiacchere di debriefing e per fissare l'appuntamento per il giorno successivo.
Rientro a casa con 145 km, ottimo allnamento in vista del tour estivo.


Grazie ragazzi, grande ritmo e ottima compagnia. 

Ed ecco il sabato...
Si, il primo sabato con il mitico Thor che ci ha onorato della sua presenza, approfittando del ponte.
Iniziamo la mattina con Rhino che cerca di defilarsi accampando scuse di essere appiedato...
detto fatto, avviso Angelo e passo a prenderlo io, ci vuole la rivincita!
Alle 8.45 siamo ad Albaredo, ci cambiamo e aspettiamo i ritardatari, Tiziano e Aldo, per il caffé.
La giornata é molto bella, siamo pronti per fare un po' di dislivello.
Via, gruppo compatto verso Canneto, poi Castana e giù sulla provinciale della Versa.
Ci raduniamo e via verso Montalto da Lirio. Qui Sgagna inizia ad attaccare forte, Thor su mette a ruota con il "manometro per misurare la pressione", il resto del gruppo a ruota.
Li raggiungo prima del paese, dove io e Angelo proseguiamo allegri fino alle Coste, dove, complice il falsopiano allunghiamo un po'.
Rifornimento idrico sulla piazza ad ammirare il panorama.
Decidiamo di scendere da Cella, é un po' che non faccio quella strada per risalire verso il Carmine.
Ora ricordo anche il perché... l'asfalto é in pessimo stato di conservazione, oltre ad essere rugoso é anche molto dissestato.
Ma tant'é, stiamo attenti, tiriamo i freni e percorriamo la discesa in sicurezza, chiaramente ogni pensiero e qualche "titolo" viene indirizzato alle amministrazioni poco lungimiranti che non sfruttano adeguatamente il patrimonio turistico della zona.
Si prosegue con il solito copione, Rhino all'attacco e noi dietro.
Il nostro scalatore però finisce la benzina sulle prime rampe di Canavera, e io e Thor allunghiamo.
La salita é sempre bella, le ultime rampe in piedi, che il nostro uomo della cascina percorre con il rapportone, non lasciano scampo a chi affronta la prima parte senza risparmiare le energie.
Al bivio giriamo per il Carmine, sosta per mangiare qualcosa mentre ci godiamo la volata per il GPM tra Alfo e Aldo, vinta per mezza ruota da quest'ultimo in grande spolvero.
Aspettiamo i ritardatari, e scendiamo per Casa Marchese.
La strada é sempre rotta in più punti e soprattutto segnalata insufficientemente, infatti cadono dei motociclisti.
Caffé d'obbligo al bar dell'imbarcadero sulla 45 e via di nuovo per la statale in leggera discesa.
Affontiamo il "piccolo Stelvio", Saverio davanti e Angelo a chiudere...
Dalle retrovie scatta anche Tiziano che accende la miccia... io mi affianco a Sgagna e saliamo tranquilli fintanto che una vespa decide di pungerlo facendoci fermare.
Niente di grave, riprendiamo la salita insieme, ma la vista dei 2 puntini bianchi in lontananza mi impone di spingere per raggiungerli.
Tentativo che ha successo poco prima dello scollinamento quando i 2 decidono di rallentare.
In cima ci si ricompatta e via verso le auto.
Si passa da Crocetta, terreno di sfida del nostro Thor che accende la miccia e tira la volata all'inossidabile Aldo che taglia il traguardo della fontana a braccia alzate.
Proseguiamo internamente per Castana, sosta per rifornimento idrico, e via per Canneto ed infine si plana su Broni.
Rallentiamo l'andatura e ce la chiaccheriamo fino al posteggio.
Che dire, grande giornata e super Aldo in forma strepitosa.
Grazie a tutti per la cumpa, domenica, meteo permettendo si replica.

lunedì 14 aprile 2014

Strana domenica....

Sabato giornata spettacolare, ma impegni di altra natura mi portano altrove, lontano dalla bici, chiudo così una settimana di riposo forzato.
Vabbé, mi rifarò domenica con i compari di pedale, compari che per un verso o per un altro, arrivano alla giornata di festa piallati, chi per il lavoro, chi per giri mirabolanti.

Bando alle ciance, domenica mattina mi agghindo alla bisogna, bello estivo, inforco la bici per approdare alla consueta rotonda della confraternita, ma appena uscito di casa mi rendo conto che la temperatura è piuttosto fresca… 12°!!
Avviso il prode Canellethor he ritarderò per ritarare il mio abbigliamento.
Mi cambio stile Superman nella cabina del telefono e mi dirigo all’appuntamento.
Siamo in due, gli altri hanno declinato la pedalata, spiace, ma la legge della bici non lascia spazio ai sentimentalismi.

La giornata è nuvolosa con un po’ di foschia, e come sempre vento in faccia, ma ci siamo abituati.
Si ripete il copione della scorsa settimana, andatura allegra, 2 cambi a testa e siamo al ponte della Becca, destinazione “prima collina”.
Si aggrega un cicloRiboni dal fisico imponente che ci chiede se sono passati i manetta…
Noi lo guardiamo con un punto di domanda sulla testa che traspare anche a lui.
Non gli siamo d’aiuto con le informazioni, però lo siamo con la scia.

Il nostro si aggrega e si fa trasportare fino a Broni, dove ci dividiamo, lui punta alla salita noi al caffè nel solito bar!
La nostra pausa si trasforma in un delirio. Mi dilungo un po’, ma è significativo…


Per mancanza di spazio, parcheggiamo le bici appoggiandole ai tavolini, a quell’ora deserti.
Ordiniamo 2 caffè che prontamente vengono pagati. Aspettiamo che vengano serviti tutti gli avventori, anche sopraggiunti dopo di noi, come una ricciolona che ha il solito fare da “profumiera”!
Ma è domenica, siamo rilassati ed attendiamo pazientemente il nostro turno.
Finalmente veniamo serviti dalla tizia dietro il bancone… la sua faccia non è delle migliori, ma tant’è e, non riuscendo a trattenersi chiede di chi sono le bici appoggiate ai tavoli.
Noi ci guardiamo in giro, gli unici con le divise siamo noi, ergo la domanda era inutile, quindi alla sua lamentele esco a spostarle, è domenica non ho voglia di questioni…
Ma la tizia non contenta aggiunge: per le bici c’è la rastrelliera. Tosto il nostro Thor, a cui usciva il fumo dalle feritoie del casco, fa notare alla “bottegaia” che c’è sì la rastrelliera, ma è inagibile a causa delle auto parcheggiate davanti.
Al che la f@@a di legno dice che il mezzo è suo e o ce ne andiamo noi o lei…
Non capisco se il tono è scherzoso, in ogni caso la sua battuta non è gradita, quindi sfanculo d’ordinanza a pioggia per tutti e ce ne andiamo.

 


Riprendiamo il giro, queste 2 strappone non possono rovinarci la giornata, quindi sfoderiamo il nostro buonumore e dirigiamo per Canneto.






A Broni c’è la festa, girovaghiamo per le vie e i sensi unici fino ad imboccare la “retta via”.
“Saliamo tranquilli” le ultime frasi prima di inerpicarci verso la vetta…
Frasi subito disattese… pedaliamo con il nostro passo, superiamo un gruppetto che era davanti a noi.
Non hanno gradito il gesto, e immediatamente li abbiamo a ruota… 2 giovini, uno con il 50 e l’altro con il 34.
Mulinellano allegri, ci sorpassano e Angelo si mette di fianco, in piedi sui pedali e inizia la guerra psicologica… le ruote accompagnano la danza con un inquietante "wooosh, wooosh…"
Io mi accodo per godermi lo spettacolo, a metà salita perdiamo uno dei due, e all’ultimo tornante Angelo si sente come ad Ozzero, allunga in progressione scrollandosi di dosso anche il più tenace dei 2 ha provato invano ad inseguire.
Paga così lo sforzo e lo passo anche io prima dello scollinamento.

In cima ci ricongiungiamo con il Riboni che si aggrega di nuovo.
Il giro prosegue per Castana, Crocetta, dove riaffiorano ricordi di maglie a pois e scatti sul viso! :-)
Scendiamo compatti in valle Versa, risaliamo rapidamente a Montù, la strada ci sembra sempre più corta, saltiamo il caffè e planiamo sulla provinciale.
Decidiamo di continuare per la Panoramica, Monte Bruciato e scendere verso Broni.
Le pendenze si affrontano regolari, monte Bruciato viene ribattezzato monte spianato!

In cima il tempo sembra peggiorare, sono le 11.40, rientriamo.
Qualche goccia di pioggia in discesa, ma niente di che per fortuna.
Sulla strada del rientro il Riboni prende il comando delle operazioni, mena come un fabbro in direzione Pavia.
L’andatura aumenta, proibitiva per chi prova ad attaccarsi, in un attimo siamo alla congiunzione di Po e Ticino.
Scavallato il ponte si prosegue pancia a terra ancora per qualche Km, alla prima uscita il nostro locomotore ci saluta, lui è arrivato.
Noi proseguiamo verso casa seguendo il percorso dell’andata.
Saltiamo il rifornimento idrico di Pavia e continuiamo per uscire dalla ciclabile all’altezza di Certosa.
Un paio di cambi e siamo a Binasco dove infiliamo l’altra ciclabile per 4 chiacchere in relax.
Sosta al “cubetto” in visione del progetto, saluti di rito e via a casa.
Mi fermo ad Assago per una borraccia d’acqua e poi mi aspetta una bella doccia e un buon pranzo con gli spiedini dello stylist della cascina!

Chiudo con 150 km e quasi 30 di media, un bell’allenamento, grazie Angelo!

mercoledì 9 aprile 2014

Oltrepo landscape

dopo il sabato del villaggio potremmo scrivere la domenica delle colline...
Ebbene si, noi la domenica la glorifichiamo con un giro senza soluzione di continuità...
Quindi io e Thor ci troviamo alla rotonda della confraternita alle 08.15, destinazione Albaredo per il primo contatto con i due pigroni (cit.) automuniti.
Si parte di buona lena, l'accordo con l'uomo magro della cascina è di tirare 2 km per uno, accordo che viene immediatamente disatteso dal nostro che mi strapazza fino a Certosa, dove riesco a dargli un cambio per andare davanti a riposare!
Si prosegue in direzione Pavia, i cicloautomobilisti ci sorpassano facendo gli spiritosi,,,
non ci curiamo di loro e proseguiamo panciaaterra per il ponte della Becca, e con 2 cambi planiamo all'appuntamento di Albaredo, dove Save e Vari sono ancora intenti a prepararsi.
Ci fanno abbassare la media, li attendiamo 5 minuti e poi via, rapidi al caffè di Broni.


Ripartiamo belli tonici in direzione Cigognola, si chiacchera fino ai piedi della salita, ma il tempo di scherzare è finito.
Si prendono i primo km di buon passo, chi di forza con il rapporto chi in agilità con il 34/36, per poi proseguire aumentando in progressione.
Si sale sempre più forte, abbandono i 2 scatenati davanti a me e continuo con il mio passo godendomi il panorama.
In cima ci si ricompatta e via in discesa per Mornico Losana, quindi Francia, Crocetta, Pometo. Qui sostiamo per fare acqua prima di proseguire per il Carmine.
colliniamo compatti, scendiamo verso Casa Marchese, dove la strada ancora rotta non permette una guida rilassata, e proseguiamo verso il piccolo Stelvio.
Si aggrega un ciclista solitario che durate l'ascesa verso camminata rimbambiamo di cavolate.
La strada sale, la stanchezza incomincia a farsi sentire, proseguiamo cauti e arriviamo in cima salvaguardando le energie per il ritorno.
Si riparte in direzione Santa Maria della Versa, e tra una pedalata e l'altra scopro di essere il cugino di Cancellara... (grazie Angelo).
Saverio ha la ruota che inizia a fare le bizze, ergo saltiamo Montù per evitare la discesa che potrebbe diventare pericolosa se il mozzo decidesse di grippare.


E' mezzogiorno, secondo caffè di giornata e ci si incammina verso casa.
Vari prende il comando delle operazioni e ci porta in scia ai piedi della panoramica, ultimo strappo di giornata, per poi arrivare al parcheggio di Albaredo, dove abbandoniamo i due compari che rientreranno in auto.


Io Thor proseguiamo con cambi regolari sulla strada percorsa in mattinata, Becca, Pavia, e di nuovo sulla pavese.
Andatura allegra e in un attimo siamo a Binasco dove prendiamo la ciclabile per rilassarci fino a casa.
Ci salutiamo alla solita rotonda e via a casa per rintegrare la calorie spese e per gustare il giro delle Fiandre.


Bel giro, ottima compagnia panorami senza eguali.
Grazie raga, alla prossima

Personalizzazione massima

Che dire, la tecnologia ha fatto passi in avanti e oggi con le stampanti 3D si può fare quasi tutto.
Questi signori hanno realizzato una MTB molto interessante...
che sia l'alba di una nuova era dove ognuno potrà autocostruirsi il suo telaio?


Ai posteri l'ardua sentenza...

giovedì 3 aprile 2014

Si torna all'ora legale...

quindi doppia possibilità di allenamento, se manco quelli delle 12 posso recuperare i manetta delle 17.30.
La primavera é arrivata, il clima butta al bello, l'oltrepo é in fiore, iniziano le prime scorribande, e ci si prepara per le prime fughe pomeridiane dalla miniera.

Qualcuno ha già iniziato ad inviare i servizi forografici stile intervallo di giovin memoria, in attesa del weekend che si prospetta ciclico con tutto il gruppo.

Organizzazione del percorso pianificata venerdì in cascina post aperitivo.

Da tenere nel baule...

... in caso di traffico! :-)